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La complessità del trattamento farmacologico del paziente anziano

19 Novembre 2016


Sede del Corso:
Sala Congressi Ordine dei Medici – Agrigento

RAZIONALE

La sofferenza fisica e mentale dell' anziano si inscrive in una condizione esistenziale complessa nel quale l'oscillazione dinamica tra perdite e restituzioni, crisi depressive e nuovi adattamenti, segna l'intera vita nel suo svolgersi ed acquista una risonanza più acuta e profonda. L'impiego dei farmaci antidepressivi costituisce un punto cruciale del trattamento della depressione dell' anziano. I motivi sono molteplici: la maggiore vulnerabilità biologica, le politerapie con possibilità di interazione tra farmaci, la patologia vascolare, la minore tollerabilità verso gli effetti collaterali dei triciclici, modificazioni fisiopatologiche di costanti biochimici che incidono sulla farmocodinamica e sulla farmacocinetica dei farmaci; inoltre sono proprio dell'invecchiamento fenomeni come una ridotta funzionalità epatica e renale, diminuzione delle proteine plasmatiche. Tutto questo comporta un'alterazione del profilo farmacologico degli antidepressivi con interferenza sulla risposta terapeutica, la tolleranza, e modifiche rispetto la dose minima efficace e la dose tossica. Anche parametri farmacocinetici come assorbimento dei farmaci , metabolismo, volume di distribuzione e vita media dei farmaci, con clearence alterata e conseguenti livelli plasmatici più elevati. L'approccio clinico nell'anziano include problematiche eziopatologiche, farmacocinetiche e farmacodinamiche. Le interazioni farmacocinetiche possono essere complesse e difficili da prevedere. Esse sono dovute prevalentemente ad alterazioni dell'assorbimento, della distribuzione, del metabolismo e dell'escrezione dei farmaci e quindi modificano la quantità e la permanenza del farmaco disponibile a livello dei siti recettoriali. La modificazione è a carico dell'entità e della durata dell'azione farmacologica, non del tipo di effetto. Le interazioni farmacocinetiche vengono spesso previste sulla base della conoscenza dei singoli farmaci interessati o vengono individuate tenendo sotto controllo le manifestazioni cliniche del paziente e le variazioni delle concentrazioni seriche dei farmaci estremamente variabile: rende perciò difficile prevedere i livelli e le finestre terapeutiche e può causare effetti avversi inattesi, tossicità e fallimento terapeutico. Chiaramente, le reazioni avverse ai farmaci sono un problema grave. La maggior parte dei farmaci psichiatrici è metabolizzata da enzimi microsomiali nel sistema enzimatico del citocromo P45Q (CYP). Gli enzimi CYP sono una superfamiglia di più di 20 enzimi tra loro correlati, sebbene solo sei metabolizzino più del 90% di tutti i farmaci (Questi sei enzimi importanti per il metabolismo umano dei farmaci sono CYP1A2 CYP2C9, CY P2C19, CYP2D6, CYP2E1 e CYP3A. Gli enzimi sono identificati da numeri e lettere che indicano i raggruppamenti in famiglie e sottofamiglie Ad esempio, CYP2D6 è nella famiglia 2 e nella sottofamiglia 2D ed è strutturalmente correlato a CYP2C19 nella stessa famiglia, mentre non è simile a CYP3A. che si trova in una famiglia differente {Streetman 2000), La maggior parte del metabolismo mediato dagli enzimi CYP ha luogo nel fegato, anche se può avvenire ovunque nell'organismo, ad esempio nell'intestino tenue (CYP3A4), nel cervello (CYP2D6) e net polmoni (CYP1A1) Il sistema enzimatico CYP. oltre a metabolizzare i farmaci, metabolizza anche sostanze esogene, come tossine ambientali e nutrienti della dieta, oltre a sostanze endogene come steroidi e prostaglandine. Attraverso il metabolismo, un farmaco è reso più idrofilo, cioè solubile in acqua, cosi da essere escreto dai reni. Il metabolismo CYP dei farmaci è estremamente variabile, legato a diversi fattori, tra cui polimorfismi genici effetto di farmaci concomitanti (Inibizione o induzione enzimatica), condizione fisiologica o patologica, oltre a fattori ambientali o esogeni, come tossine e dieta.


PROGRAMMA

Ore 08.00 Registrazione dei Partecipanti

Ore 08.30 Saluti Autorità

Ore 09.00 La complessità, la malattia e l&#39;assistenza del paziente psicogeriatrico

Ore 10.00 La cura del paziente psichiatrico che invecchia

Ore 11.30 Coffee break

Ore 11.45 Il trattamento farmacologico del paziente psicogeriatrico

Ore 13.30 Lunch

Ore 14.30 Aspetti farmacocinetici del paziente psicogeriatrico

Ore 16.30 Casi Clinici

Ore 17.30 Verifica E.C.M. e chiusura dei lavori