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PENSIERO, EMOZIONE E COMPORTAMENTO:
RUOLO DEI GANGLI DELLA BASE
DALLA NEUROESTETICA ALLA NEUROETICA

27 marzo 2015
Sede del Corso:
Cerasolo Ausa – Coriano (RN)

RAZIONALE

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad un'esplosione di interesse sia clinico che speculativo  sugli aspetti cognitivi e comportamentali  delle patologie che dei gangli della base.
Lo striato,  nei  disturbi del movimento sia ipo che ipercinetico  quali  la Malattia  di Parkinson e la Malattia di Huntington,  ha  un  ruolo cruciale nell’ organizzazione ed attuazione  dei movimenti volontari. Tuttavia, queste stesse patologie possono presentare sintomi  comportamentali e cognitivi di rilevante importanza che coinvolgono processi più complessi quali quelli della inerenti la volontà, intesa come la capacità di scelta consapevole,  le funzioni esecutive, il  meccanismo della ricompensa (reward) ma anche i meccanismi subconsci  che guidano il nostro operare.
Il ruolo chiave dello striato in questa vasta gamma di processi cognitivo comportamentali  è   sostenuto dalla sua posizione anatomica che lo rende  un “hub” in un circuito di afferenze ed efferenze che coinvolgono diverse proiezioni cortico-sottocorticali. Il suo alto grado di organizzazione topografica, che corrisponde a divisioni funzionali ne fa una stazione di alta specializzazione non solo  in  funzioni sensimotorie (la regione dorsolaterale dello striato, putamen), ma anche  associative (striato dorsomediale  caudato), e  motivazionali ed emotive ( lo striato ventrale cioè  nucleo accumbens ).
Il Brain Imaging e gli studi di tipo funzionale  hanno avuto un notevole impulso negli ultimi anni ed in soggetti sani hanno documentato  la partecipazione funzionale  dello striato in funzioni cognitive complesse, quali la memoria di lavoro,  l’apprendimento  per astrazione,  i meccanismi  attentivi  il reward e l’entità del reward come nel comportamento sociale. Anche studi su modello  animale di tipo lesionale e esperienze di microregistrazione neuronale indicano che processi chiave alla base dei meccanismi di reward  sono direttamente associati con lo striato ventrale, e sono fondamentali per l'apprendimento, in quanto forniscono significato motivazionale agli stimoli e ne elaborano l’aspetto  edonistico. Altri studi hanno invece evidenziato che lesioni sempre  queste aree  possono essere  causa  di forme diverse di patologia quali la disregolazione comportamentale  ma anche,  all’opposto, l’anedonia e l’apatia.
Nella pratica clinica questi disturbi appaiono talora preponderanti sul quadro motorio ed attualmente vengono classificati come sintomi non motori. A questa miglior caratterizzazione clinica purtroppo non  corrisponde un uguale sistematizzazione terapeutica come invece è stato possibile per i sintomi motori. In particolare nella Malattia di Parkinson è stato evidenziato che  la terapia dopaminergica necessaria  per  compensare livelli di dopamina nello striato dorsale e controllare i sintomi motori, può migliorare sintomi quali anedonia ed apatia ma, nel contempo, in una porzione di pazienti,  può determinare alterazioni cognitive inerenti i meccanismi di apprendimento e di tipo decisionale oppure essere al’origine di disturbi del comportamento quali  la sindrome da  del controllo impulso (ICD).
 Il corso si propone, pertanto, di approfondire e delineare l’apporto dei gangli della base nella genesi  dei disturbi di tipo cognitivo e comportamentale.
 Il corso è quindi indirizzato a specialisti neurologi, psichiatri, psicologi e geriatri  con lo scopo di sistematizzare le recenti acquisizioni delle neuroscienze cognitive e la loro ricaduta  clinica sulle patologie neurodegenerative al fine di raggiungere un’integrazione di specifiche competenze sia dal punto di vista clinico-diagnostico, che terapeutico.


PROGRAMMA

8.30 Registrazione partecipanti

8.45 Saluto delle Autorità


I° SESSIONE: Neuroscienze cognitive
9.00 Lettura Magistrale
"The concept of subconsciousness and the role of basal ganglia"

9.45 Neuroanatomia funzionale nei disturbi cognitivi e comportamentali nelle patologie dei gangli della base

10.15 Neuroimaging dell'emozione: ansia, ira, depressione e apatia

10.45 L'impatto delle emozioni sulla Percezione: la teoria della mente

11.15 Discussione

11.30 Coffee Break

11.45 I recettori D1 – D4: effetto sui sintomi comportamentali e cognitivi

12.15 Dalle sinapsi alle reti neurali del disturbo del controllo degli impulsi: dopamina e oltre

12.45 Dalla Percezione al Piacere

13.15 Discussione

13.30 Lunch


II° SESSIONE: Clinica

14.15 Influenza dei Disturbi affettivi sulla cognitività nella Malatti di Parkinson

14.45 Nucleo Subtalamico: emozione, elaborazione cognitiva e DBS

15.15Un paradigma di interazione emozione -movimento: la sindrome di Tourette

15.45 Il volto nei disturbi dei gangli della base

16.15 Discussione

16.30 Conclusioni

16.45 Compilazione questionario ECM e termine lavori